Secondo le ultime stime dell’OMS (2022), sono circa 1,25 miliardi i consumatori adulti di tabacco nel mondo. Un trend in calo che però, come evidenziato dall’’indagine ISS-Doxa del 2023, mostra che:
- il 20,5% degli italiani sopra i 15 anni fuma (10,5 milioni di persone), con una prevalenza del 25,1% tra gli uomini e del 16,3% tra le donne
il consumo di sigarette è maggiore al sud (29,7% uomini, 18,9% donne) rispetto al centro (23,0% uomini, 12,5% donne) - l’età media dei fumatori è 46,7 anni
- l’81,1% consuma sigarette confezionate, l’11,2% sigarette fatte a mano, il 14% sigarette al tabacco riscaldato e il 5% e-cig.
L’indagine ISS-Explora 2023, inoltre, mostra che tra gli adolescenti, il 36,6% degli studenti tra 14-17 anni e il 9,6% tra 11 e 13 consuma almeno un prodotto tra sigaretta tradizionale, e-cig o tabacco riscaldato. Tra i giovani il consumo è più diffuso tra le ragazze[1].
Perché le sigarette fanno male?
La nicotina crea dipendenza e l’uso del tabacco è un fattore di rischio significativo per malattie cardiovascolari, respiratorie (il fumo è il principale fattore di rischio per le malattie respiratorie non neoplastiche, tra cui la broncopneumopatia cronica ostruttiva o BPCO), oltre 20 tipi o sottotipi di tumore e molte altre condizioni debilitanti[2].
In particolare, i fumatori hanno un rischio di mortalità per coronaropatia da 3 a 5 volte superiore rispetto ai non fumatori. Inoltre, il fumo di sigaretta, è una delle cause principali del tumore del polmone e contribuisce allo sviluppo di tumori del cavo orale e della gola, dell’esofago, del pancreas, del colon, della vescica, della prostata, del rene, del seno, delle ovaie e di alcune leucemie. Un fumatore che consuma sigarette per tutta la vita ha il 50% di probabilità di morire per una patologia direttamente correlata al fumo, con un’aspettativa di vita ridotta tra i 45 e i 54 anni.
Alcuni dei principali danni causati dal fumo sono:
- danno renale diabetico (albuminuria)
- peggioramento della retinopatia nei giovani soggetti diabetici
- danni sulla sessualità maschile (il fumo aumenta il rischio di aterosclerosi e disfunzione erettile del pene)
- menopause più precoci di circa due anni rispetto alle non fumatrici (il fumo altera la normale produzione di ormoni sessuali femminili)
- aumentato rischio di aborti, morti premature, neonati sottopeso, ritardo di crescita e nello sviluppo mentale e polmonare del bambino (nella donna che fuma durante la gravidanza)
- precoce invecchiamento della pelle
- aumento dell’irsutismo del volto
- aumento raucedine
- minori difese immunitarie nei confronti della placca batterica
- ingiallimento dei denti
- rischio di gengiviti[3]
Da non dimenticare sono anche le conseguenze del fumo passivo. Se ogni anno, più di 8 milioni di persone muoiono a causa del consumo di tabacco, sono 1,2 milioni i morti nel mondo a causa del fumo passivo[4].
Anche i prodotti del tabacco riscaldato espongono a emissioni tossiche, molte delle quali provocano il cancro e sono dannose per la salute. Le sigarette elettroniche non contengono tabacco e possono contenere o meno nicotina, ma sono dannose per la salute e senza dubbio pericolose.
Quali sono i benefici per chi smette di fumare?
Secondo quanto riportato dall’organizzazione Mondiale della Sanità, i benefici per chi smette di fumare si riscontrano già a partire dai primi 20 minuti. Infatti, una volta smesso di fumare:
- Entro 20 minuti la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna diminuiscono
- Dopo 12 ore: il livello di monossido di carbonio nel sangue torna normale
- 2-12 settimane: migliorano la circolazione e la funzione polmonare
- 1-9 mesi: diminuiscono tosse e mancanza di respiro
- In un anno: il rischio di malattia coronarica viene dimezzato
- Dopo 5 anni: si riduce il rischio di ictus
- Dopo 10 anni: si dimezza il rischio di cancro ai polmoni, così come diminuisce il rischio di cancro alla bocca, alla gola, all’esofago, alla vescica, alla cervice e al pancreas
- Dopo 15 anni: il rischio di malattia coronarica equivale a quello di un non fumatore
Chi ha problemi di salute legati al fumo può ancora trarre beneficio dallo smettere?
Anche chi ha problemi di salute legati al fumo può trarre benefici smettendo. Secondo l’OMS, infatti:
- A 30 anni: guadagni quasi 10 anni di aspettativa di vita
- A 40 anni: guadagni 9 anni di aspettativa di vita
- A 50 anni: guadagni 6 anni di aspettativa di vita
- A 60 anni: guadagna 3 anni di aspettativa di vita
- Dopo una malattia mortale: riduci del 50% le probabilità di avere un altro infarto
In che modo smettere di fumare influisce sulla salute dei bambini?
Smettere di fumare riduce il rischio di malattie legate al fumo passivo nei bambini, come malattie respiratorie (per esempio l’asma) e le infezioni dell’orecchio.
Ci sono altri benefici nello smettere di fumare?
Smettere di fumare riduce anche le probabilità di impotenza, la difficoltà a concepire, le possibilità di parto prematuro o aborto spontaneo e il concepimento di bambini sottopeso alla nascita.
Fonti
- https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/servizi-e-informazioni/cittadini/salute-e-prevenzione/Prevenzione-e-benessere/giornata-mondiale-senza-tabacco/giornata-mondiale-senza-tabacco
- https://www.who.int/health-topics/tobacco#tab=tab_1
- https://www.who.int/news-room/questions-and-answers/item/tobacco-health-benefits-of-smoking-cessation#