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Testosterone: cos’è e a cosa serve

Il testosterone è un ormone androgeno presente in ambo i sessi, ma decisamente preminente in quello maschile. Nel genere maschile il testosterone viene prodotto per la gran parte dalle cellule di Leydig, che si trovano nei testicoli. L’azione del testosterone è fondamentale per la crescita degli organi sessuali, per la produzione degli spermatozoi e per lo sviluppo di quelli che definiamo caratteri sessuali secondari. 

I valori di testosterone variano da individuo a individuo, ma quando risultano eccessivamente bassi possono comportare l’insorgenza di disturbi. Il testosterone basso, infatti, si associa a varie patologie e può essere necessario seguire delle terapie per aumentarlo. 

Ne parliamo con il dottor Gianluigi Taverna, Responsabile dell’unità di Urologia di Humanitas Mater Domini.

Che cos’è il testosterone e a che cosa serve

L’ormone testosterone è necessario per una molteplicità di processi dell’organismo: in particolare durante l’adolescenza l’azione del testosterone contribuisce allo sviluppo dei tubuli seminiferi e alla produzione di sperma. Anche i caratteri sessuali secondari dipendono dal testosterone: ci riferiamo dunque a tratti come la muscolatura, la barba e il timbro della voce. Il testosterone è fondamentale per tutta la sfera della sessualità e per la riproduzione: contribuisce infatti a una corretta funzionalità sessuale ed espressione della libido e dalla sua funzionalità dipende la fertilità dell’individuo.

Nonostante vi siano degli intervalli di testosterone ottimali, ogni individuo produce livelli di testosterone differenti, a causa di una molteplicità di fattori genetici, legati alla crescita o a eventuali infezioni o patologie. Dunque ciascun individuo avrà un valore medio di base a cui fare riferimento in sede di esame, per esempio in caso si debba valutare un eventuale abbassamento del testosterone.

Testosterone basso: i sintomi e cosa fare

Il testosterone basso si associa a una molteplicità di patologie e disturbi che, se non trattati, possono comportare dei rischi concreti per la salute. In particolare i livelli di testosterone si abbassano in presenza di ipogonadismo, che può rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di osteoporosi e patologie cardiovascolari, ma anche in presenza di scarsa sensibilità all’insulina e rischio di sviluppo di diabete.

Ma come si riscontra una carenza di testosterone? Ci sono alcune manifestazioni che, se evidenziate, indicano la necessità di un controllo specialistico urologico. In particolare possono essere indice di testosterone basso:

  • sintomi correlati alla sfera sessuale, come la disfunzione erettile o la diminuzione della libido;
  • improvviso aumento di peso;
  • perdita di capelli non correlata al normale avanzare dell’età;
  • sviluppo di osteoporosi;
  • insonnia;
  • tono dell’umore agitato. 

Anche le coppie che presentano problemi di fertilità dovrebbero effettuare un controllo dei livelli di testosterone, poiché il testosterone basso si correla al rischio di infertilità.

Come aumentare il testosterone

Livelli di testosterone nella norma sono, alla luce di quanto detto, indice di un generale benessere dell’organismo. Una volta diagnosticata una carenza di testosterone, tramite la rilevazione dei livelli di testosterone effettuata con un semplice prelievo del sangue, lo specialista potrà ritenere opportuna effettuare una terapia ormonale sostitutiva.

La somministrazione di testosterone, infatti, aiuta a ripristinare i livelli adeguati di questo ormone, con benefici sulla salute dell’organismo e sulla sfera sessuale del paziente.