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Tumore della prostata: l’ospedale Humanitas Mater Domini premiato come centro multidisciplinare

Sono 156 gli ospedali che oggi hanno ricevuto il riconoscimento da Fondazione Onda ETS nel quadro della seconda edizione del Bollino Azzurro, volta ad individuare i centri, partendo dal network di ospedali con il Bollino Rosa, virtuosi per l’offerta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico in ottica multidisciplinare, con focus sul tumore della prostata e alle complicanze funzionali postchirurgiche.

Humanitas Mater Domini ha ottenuto la riconferma del Bollino Azzurro, il riconoscimento dato da Fondazione Onda Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere – agli ospedali che garantiscono percorsi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione personalizzati, multidisciplinari e innovativi, con focus sul tumore della prostata.

Il Bollino Azzurro viene assegnato considerando la presenza nell’ospedale di servizi di promozione della prevenzione della salute sessuale e riproduttiva maschile, di percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari per le problematiche uro-andrologiche, di servizi clinico-assistenziali dedicati al tumore della prostata e alle complicanze funzionali post-chirurgiche e ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e assistenza dei pazienti. Gli obiettivi invece sono: migliorare l’accessibilità ai servizi erogati dai centri, potenziare il livello di offerta terapeutica e diagnostica, migliorare la qualità della vita delle persone con tumore della prostata e promuovere un’informazione consapevole tra la popolazione maschile sui centri in grado di garantire una migliore presa in carico del paziente.


I progressi della Ricerca Scientifica e delle nuove tecniche chirurgiche, la prevenzione e diagnosi precoce insieme al supporto di un’équipe multidisciplinare sono importanti alleati per rispondere tempestivamente alla neoplasia prostatica che, ancora oggi, rappresenta una malattia in crescita tra gli uomini. La riconferma del Bollino Azzurro rappresenta per tutti gli specialisti coinvolti nel percorso di cura anche il riconoscimento di un modello di cura che ci permette di seguire il paziente dalla diagnosi all’intervento fino al follow-up”, commenta il dottor Gianluigi Taverna, responsabile Urologia dell’ospedale di Castellanza.

“Definire percorsi di cura sempre più personalizzati sulle esigenze della persona con un approccio integrato e multidisciplinare è il percorso che ci vede impegnati giorno dopo giorno, per garantire qualità nella cura e una migliore presa in carico del paziente”, conclude il dottor Giovambattista Rodà, responsabile Oncologia in Humanitas Mater Domini.

“Questa seconda edizione del Bollino Azzurro, che ha visto la partecipazione di 165 strutture ospedaliere italiane, rinnova il nostro impegno nel coinvolgere sia la popolazione maschile che quella femminile sulle tematiche relative alla salute”, afferma Francesca Merzagora, Presidente di Fondazione Onda ETS. “Rispetto alla prima edizione che era focalizzata sulla gestione multidisciplinare del tumore della prostata, ora, il Bollino Azzurro si è ampliato, ponendo l’attenzione alla salute uro-andrologica con un focus sul tumore della prostata e alle complicanze funzionali postchirurgiche. I centri che hanno ottenuto il Bollino costituiranno una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose e offriranno alla popolazione l’opportunità di essere correttamente informata attraverso campagne di comunicazione mirate e di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”.

Gli ospedali che hanno aderito all’iniziativa sono stati valutati da un apposito Advisory Board costituito da Fondazione Onda ETS, fra cui figurano i nomi di Carlo Bettocchi, Direttore USD di Andrologia e Chirurgia Ricostruttiva dei genitali Esterni, Azienda Ospedaliero Universitaria di Foggia – Ospedali Riuniti, Orazio Caffo, Direttore oncologia medica, APSS Trento Presidio Ospedaliero S. Chiara, Roberto Carone, Già primario della Neuro-Urologia e Unità Spinale e Presidente Emerito, AOU Città Della Salute di Torino – Fondazione Italiana Continenza, Giario Conti, Segretario SIURO, e Rolando Maria D’Angelillo, Direttore U.O.C. Radioterapia del Dipartimento di Oncoematologia, Policlinico Tor Vergata di Roma.

La partecipazione all’iniziativa era aperta a tutti gli ospedali partendo da quelli del network Bollino Rosa di Fondazione Onda ETS. La valutazione delle 165 strutture ospedaliere candidate e la conseguente assegnazione del Bollino Azzurro da parte dell’Advisory Board a 156 di esse, si sono basate sulla compilazione di un questionario di mappatura articolato su 34 domande.

“È la seconda tappa di un percorso culturale che si propone di creare reti multidisciplinari e multiprofessionali per affrontare i molteplici aspetti della salute uro-andrologica, integrando l’aspetto della prevenzione e della cura, con un focus particolare sul carcinoma della prostata, con quello della valutazione delle possibili complicanze dei trattamenti e sul percorso riabilitativo. La conservazione della qualità della vita legata alla malattia rappresenta un obiettivo di grande interesse, che coinvolge il paziente, le figure professionali che si occupano di lui e tutti i caregivers, coniugi e familiari in primis. Per questo si è posto l’accento sulla forte valenza culturale e formativa del processo, che dalla nascita ad oggi ha avuto un’espansione per cerchi concentrici: è necessario sviluppare un linguaggio comune, prima di tutto fra le sempre più numerose figure professionali coinvolte, e creare modalità di comunicazione innovative capaci di offrire risposte concrete, informazione, supporto, attenzione alle persone. In una parola dei team multiprofessionali veri che agiscano in reti e strutture efficienti e organizzate. La strada da fare è senza dubbio lunga, ma l’entusiasmo con cui i centri hanno aderito e lo sforzo che stanno mettendo in campo induce ad essere ottimisti”, commenta Giario Conti, Segretario SIURO.

“Dal 2021 il Bollino Azzurro, grazie alla lungimirante iniziativa della Fondazione Onda ETS, è uno strumento importante di orientamento nella scelta della struttura di cura per gli uomini che affrontano un tumore della prostata e per i loro famigliari. Oggi, a poco più di due anni dalla Raccomandazione europea sullo screening del tumore prostatico e alla vigilia dell’istituzione di un programma nazionale di screening di popolazione gratuito del primo cancro maschile, i tempi sono maturi perché sia lo stesso Ministero della Salute a fornire linee guida nazionali, vincolanti per i Sistemi sanitari regionali, sui centri multidisciplinari dedicati al tumore della prostata. È questo uno degli obiettivi prioritari della nostra azione di advocacy”, conclude Claudio Talmelli, Presidente di Europa Uomo Italia.

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