La prevenzione è un regalo per noi stessi, la possibilità più semplice, ma anche più importante per controllare la nostra salute. Pensiamo alle malattie cardiovascolari. Infarto, cardiomiopatie, scompenso cardiaco e aritmie, sono solo alcune delle malattie cardiovascolari che, ancora oggi, rappresentano la principale causa di morte nel nostro paese.
“È importante sottolineare che le malattie cardiovascolari si possono in parte prevenire. Accanto a fattori di rischio non modificabili (come età e familiarità), ci sono quelli modificabili, ossia legati a comportamenti sui quale è possibile agire. Ne sono un esempio il fumo, il consumo di alcol, la scorretta alimentazione, la sedentarietà, l’ipertensione o il diabete”, spiega il dottor Angelo Anzuini, responsabile Cardiologia del Cardio Center di Humanitas Mater Domini.
Prima di tutto attenzione allo stile di vita, senza dimenticare anche l’importanza di controlli periodici per la salute del proprio cuore.
Parliamo della visita cardiologica. Perché è importante e quando farla? Sicuramente non di deve attendere che si presentino sintomi per sottoporsi a una visita. La prevenzione è sempre il primo passo per preservare la nostra salute.
“La visita cardiologica è importante per la diagnosi e la cura di un problema cardiologico come l’ipertensione arteriosa, la cardiopatia ischemica, lo scompenso cardiaco, le cardiomiopatie, le malattie delle valvole cardiache, per fare qualche esempio. E’ sempre consigliata nel caso di avvertano con maggior frequenza sintomi quali dolore toracico, affanno (dispnea) a riposo o da sforzo, svenimento (sincope) o capogiri, palpitazioni”, spiega il dottor Anzuini.
Come si esegue la visita cardiologica?
Inizialmente il cardiologo raccoglie tutte le informazioni sulla storia clinica (altre patologie o familiarità con patologie cardiache) e lo stile di vita (alimentazione, eventuali abitudini tabagiche, livello di attività fisica, eventuale assunzione di farmaci), per poi procedere con l’esame clinico riguardante l’apparato cardiovascolare. Questo avviene con l’ispezione, l’auscultazione toracica, la palpazione dei polsi arteriosi e la misurazione della pressione arteriosa.
La visita cardiologica può essere integrata anche con l’esecuzione di un elettrocardiogramma (visita cardiologica con elettrocardiogramma) per controllare l’attività elettrica del cuore.
Si tratta di un esame non invasivo, che utilizza gli ultrasuoni trasmessi da una sonda posizionata sul torace e che permette di valutare l’anatomia cardiaca, la sua funzionalità e il corretto funzionamento delle valvole cardiache
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