Con il suo allegro color arancione e il suo dolce sapore vellutato, la zucca è la regina degli ortaggi autunnali. Tra le diverse sostanze nutrienti contiene una buona quantità di betacarotene, un antiossidante che riduce la formazione di radicali liberi e aiuta a prevenire l’invecchiamento, inoltre, migliora la circolazione prevenendo le malattie del sistema circolatorio grazie al contenuto di Omega-3. E i suoi semi? Sono ricchi di sostanze preziose per la salute come zinco, Omega-3 e fibre, preziose per l’intestino.
La zucca fa ingrassare?
“Non fatevi ingannare dal suo sapore dolciastro. Nonostante questo, la zucca ha un basso apporto calorico. Il suo ridotto quantitativo di glucidi e grassi lo rende un ortaggio consigliato nelle diete ipocaloriche” spiega la dottoressa Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista di Humanitas Mater Domini e Humanitas Medical Care.
Le proprietà
Migliora la digestione
L’abbondante quantità di acqua e di fibre favoriscono il corretto funzionamento dell’apparato gastrointestinale, migliorando la digestione e riequilibrando la flora batterica.
Sgonfia
La presenza di acqua e di potassio favorisce la diuresi, contrasta la ritenzione dei liquidi e aiuta l’organismo a sgonfiarsi e liberarsi dalle tossine.
Aiuta i muscoli
Ricca di potassio è indicata per gli sportivi per reintegrarsi nel post-allenamento.
Favorisce il sonno
La polpa della zucca contiene il magnesio, che riduce la sensazione di stanchezza. I semi di zucca inoltre, contengono triptofano, un aminoacido che favorisce la sintesi di serotonina, il cosiddetto “ormone del buonumore”, utile a contrastare l’insonnia e la fame nervosa.
Aiuta la salute del cuore
I semi della zucca, ricchi di Omega-3, aiutano a ridurre il colesterolo, i trigliceridi e la pressione sanguigna, diminuendo così il rischio di problemi al sistema circolatorio.
Come cucinarla?
I migliori metodi di cottura della zucca, per mantenere tutte le proprietà, sono la cottura a vapore e al forno. “La lessatura, invece, disperde nell’acqua molte delle sostanze nutritive. Nel caso si preferisca questa cottura, meglio accorciare i tempi quanto basta per ammorbidire la polpa. Può anche essere consumata cruda, aggiunta alle insalate a fette sottili” conclude la dottoressa.