Il bambino non è un “piccolo uomo” o un “adulto in miniatura”. Ha caratteristiche peculiari e, nei diversi momenti della crescita, presenta necessità di nutrienti particolari.
Spesso nell’alimentare i bambini si applica l’equazione “bimbo sta ad adulto, come piatto piccolo sta a piatto grande”. Questo, però, è un errore, perché le regole per definire “sana” l’alimentazione in età adulta, spesso differiscono da quelle che valgono in età pediatrica.
In età pediatrica, il problema del sovrappeso/obesità e le relative complicanze è in costante aumento e spesso questo viene sottovalutato dai genitori. Sono dunque importanti la diagnosi e la terapia, ma anche la prevenzione.
Il coinvolgimento della famiglia nella terapia è essenziale. Nonostante questo, il bambino sarà il vero protagonista, informato e primo attore di scelte salutari, fondamentali sia per il suo presente che per il suo futuro di adulto, più sano e, quindi, più felice.
Come si svolge la consulenza nutrizionale pediatrica?
- Visita specialistica con il bambino e il genitore (anamnesi, valutazioni antropometriche, ecc.
- Definizione degli obiettivi desiderabili condivisi con sia i genitori che con il bambino. Il tutto deve essere presentato con un linguaggio e modalità che gli permettano di comprendere e partecipare.
- Proposta terapeutica (report nutrizionale e coaching personalizzato, elaborazione schemi dietetici solo in casi selezionati).
- Sessioni terapeutiche: incontri di coaching in numero variabile in base agli obiettivi concordati e la situazione di partenza. È consigliata la partecipazione del bambino, se di età consona.
- Visite di controllo: a distanza di 3-4 settimane, dall’ultima sessione terapeutica.