Che cos’è la digossina e perché si esegue l’esame per misurare il suo livello nel sangue?
La digossina è un farmaco della classe dei glicosidi digitalici che si prescrive generalmente per il trattamento dell’insufficienza cardiaca congestizia e dei disturbi del ritmo cardiaco. La sua azione aiuta a migliorare la forza della contrazione del miocardio che, a sua volta, aumenta la gittata cardiaca abbassando così la pressione venosa, il volume del sangue e le dimensioni del cuore.
La terapia farmacologica con digossina può essere utile anche a stabilizzare il battito ventricolare.
Tra i principali fattori che possono comportare un’alterazione dei processi di assorbimento, distribuzione e biodisponibilità della terapia farmacologica con digossina troviamo:
- Attività fisica intensa
- Batteri enterici
- Cibo nell’intestino
- Ingestione di chinina o chinidina
- Uso concomitante di alcuni farmaci.
L’esame per misurare il livello di digossina nel sangue è utile per monitorare l’adeguatezza del sovradosaggio terapico. Un eccessivo dosaggio del farmaco può provocare effetti collaterali come allucinazioni visive e uditive, anoressia, aritmia cardiaca, depressione, diarrea, dolore addominale, ideazione paranoica, nausea e/o vomito, offuscamento della visione, stanchezza, vertigini.
Cosa significa il risultato dell’esame?
Livelli di digossina superiori agli intervalli di riferimento si associano a un sovradosaggio del farmaco.
Come si esegue l’esame?
L’esame si svolge con un prelievo di sangue venoso dal braccio.
Sono previste norme di preparazione?
No, non sono previste norme di preparazione.
È possibile consultare la lista completa di norme di preparazione nella pagina dedicata del sito.
Si ricorda che i risultati degli esami di laboratorio devono essere inquadrati dal medico, tenendo conto di eventuali farmaci assunti, prodotti fitoterapici e della storia clinica.