Che cos’è l’elettroforesi delle proteine e perché si esegue il test per misurare i suoi livelli nel sangue?
L’elettroforesi delle sieroproteine è una tecnica che permette la separazione mediante peso molecolare, quantità e campo elettrico delle 6 diverse frazioni presenti nel siero del paziente:
- albumina;
- alfa 1 globuline;
- alfa 2 globuline;
- beta 1 globuline;
- beta2 globuline
- gamma globuline.
In questo modo si ottiene un grafico che rappresenta le frazioni separate con una caratterizzazione di presenza in % così da poter ricavare la loro quantità in g/L in relazione alle proteine totali presenti nel siero del paziente. Una variazione quantitativa e nella morfologia del tracciato può suggerire o sostenere la diagnosi di alcuune malattie quali: epatiche, renali, autoimmunitarie, stati infiammatori, stati infettivi o anche la presenza di componenti monoclonali ascrivibili a forme tumorali quali in particolare il Mieloma Multiplo.
Cosa significa il risultato del test?
Risultati differenti dagli intervalli di riferimento possono indicare la presenza di gammopatie monoclonali, malattia di carenza di A1AT, sindrome nefrosica, patologie epatiche, malattie autoimmuni, processi infiammatori provocati da infezioni.
Il risultato di questo esame non è considerato diagnostico. Questo significa che per essere interpretato deve essere valutato contestualmente al quadro clinico del paziente e a altri eventuali esami di approfondimento.
Come si esegue l’esame?
L’esame si esegue con un prelievo del sangue.
Sono previste norme di preparazione?
Prima dell’esame, è opportuno digiunare per 10-12 ore.
È possibile consultare le norme di preparazione nella pagina dedicata del sito.
Si ricorda che i risultati degli esami di laboratorio devono essere inquadrati dal medico, tenendo conto di eventuali farmaci assunti, prodotti fitoterapici e della storia clinica.
Per info e prenotazioni è possibile accedere alla pagina del sito dedicata: clicca qui.