Che cos’è l’esame colturale delle feci e perché si esegue?
L’esame colturale delle feci (o coprocultura) è un test utile a individuare batteri patogeni nelle feci. Si tratta di batteri che, a differenza di quelli normalmente presenti nella flora batterica, possono provocare malattie o infezioni del tratto gastrointestinale.
I batteri patogeni si insediano all’interno del tratto gastrointestinale a seguito dell’assunzione di alimenti come uova oppure carne di pollo e/o manzo crudi o poco cotti, latte non pastorizzato oppure per l’assunzione di acqua contaminata (ad esempio l’acqua di lago oppure quella proveniente da paesi in via di sviluppo)
Le specie batteriche a cui si deve la maggior parte delle malattie gastrointestinali sono Campylobacter, Salmonella e Shighella, mentre le tossine più comuni nelle feci sono Clostridium difficile ed Escherichia Coli.
L’esame colturale delle feci è prescritto in presenza, continuativa e severa, di sintomi come:
- crampi addominali
- diarrea
- importante senso di fatica
- nausea
- pelle molto secca
- sangue e/o muco nelle feci
- vertigini
- vomito
In particolar modo, l’esame viene richiesto quando questi sintomi si manifestano dopo un viaggio in un paese in via di sviluppo o l’assunzione di cibo che ha provocato gli stessi sintomi anche ad altre persone.
Cosa significa il risultato dell’esame?
Un risultato positivo si associa al rilevamento di un batterio.
Un risultato negativo, ma in presenza di sintomi di infezione batterica gastrointestinale, potrebbe indicare la presenza di patogeni rari o di un numero di batteri troppo basso per poter essere individuato. In questo caso, può essere richiesto di ripetere l’esame su altri campioni di feci oppure di eseguire altri esami di controllo.
Come si esegue l’esame?
Il test si esegue su un campione di feci non contaminato da acqua o urina, raccolto in un contenitore sterile da consegnare entro due ore dalla raccolta.
Sono previste norme di preparazione?
Non vanno assunti lassativi per facilitare l’evacuazione.
È possibile consultare la lista di norme di preparazione nella pagina dedicata del sito.
Si ricorda che i risultati degli esami di laboratorio devono essere inquadrati dal medico, tenendo conto di eventuali farmaci assunti, prodotti fitoterapici e della storia clinica.
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