Che cosa sono le piastrine e perché si effettua il test per misurare i loro livelli nel sangue?
I trombociti, meglio conosciuti come piastrine, sono frammenti di cellule che vivono 10 giorni circa. Le piastrine si trovano per il 30% nella milza e per il 70% nel circolo sanguigno dove, insieme agli enzimi, sono deputate alla coagulazione del sangue.
Cosa significa il risultato del test?
Una quantità di piastrine superiore alle concentrazioni normali è definita trombocitosi (disturbo con aumento della conta piastrinica con possibili cause provenienti da malattie infiammatorie croniche, infezioni acute etc) e può essere primaria o secondaria, generalmente associata a disordini di tipo neoplastico. Esiste anche un terzo gruppo di tipo ereditario e spesso è riconducibile a mutazioni genetiche. In ogni caso è necessaria una visita ematologica per i corretti approfondimenti di ogni singolo caso.
Una quantità di piastrine più bassa della norma, invece, può indicare la presenza di trombocitopenia. Questa patologia può essere provocata da terapie farmacologiche, deficit vitaminico, infezioni oppure può essere congenita.
Come avviene l’esame?
L’esame avviene attraverso un prelievo di sangue.
Sono previste norme di preparazione?
Non sono richieste norme di preparazione.
Si ricorda che i risultati degli esami di laboratorio devono essere inquadrati dal medico, tenendo conto di eventuali farmaci assunti, prodotti fitoterapici e della storia clinica.
Per info e prenotazioni è possibile accedere alla pagina del sito dedicata: clicca qui.